Costanti e novità nel percorso artistico di Anna Maria Bracci
(di Gino Ceccarelli, 2005)


La ricerca di Anna Maria Bracci, soprattutto nelle opere più recenti, intende riattualizzare non solo formalmente, ma anche concettualmente alcuni nuclei fondanti dell'arte del Novecento. L'osservatore viene sorpreso, subito, dal "tratto" accattivante di alcuni elementi come: la figura, il segno, il colore e determinate presenze materiche. Ma si accorge che il "cammino esplorativo" richiede ulteriori attenzioni e più impegnative elaborazioni.
L'artista tendenzialmente non denuncia, non grida, non ama provocare, semmai cerca di registrare lo stupore verso la realtà, vista con gli occhi dell'anima. Elimina, con raffinatezza di analisi, ogni elemento ritenuto accessorio e riconduce l'oggetto alla sua essenza originaria. La tela assume, così, la qualità di un "oggetto di conoscenza" o un "luogo" dove gli elementi visivi-tattili stabiliscono un intreccio di relazioni sia sul piano espressivo sia su quello contenutistico... (continua)


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La straziante bellezza del cubismo poetico di Anna Maria Bracci
(di Alberto Figliolia, 2005)


Cubismo poetico si potrebbe definire la maniera pittorica di Anna Maria Bracci, se ciò non rischiasse di suonare assai limitativo, date l'altezza e la summa espressiva dell'artista originaria delle terre marchigiane. Figure, ombre d'uomini e donne che si stagliano su sfondi di colori-prospettiva o colori-simbolo, oggetti, situazioni, concetti e sentimenti, osservazione della multiforme e composita realtà umana e spirituale.
Una militanza artistica assai lunga quella della Bracci, con una varietà infinita di tempi e maniere, seppur riconducibili a una sorta di visionaria e potente unitarietà, una pennellata sapiente e sempre giovane, complessa e, insieme, immediata, passionale... (continua)


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Astratto ?
(di Giampiero Gianazza, 2009)


Pochi artisti hanno messo in evidenza l'indeterminatezza del termine "astrazione" con la chiarezza di Anna Maria Bracci.
La questione è antica e per certi versi irrisolta, nonostante il frammentarsi continuo delle correnti del ventesimo secolo in rivoli e definizioni molteplici alla ricerca di una precisione insieme terminologica ed espressiva: astratto, concreto, informale, aniconico, eccetera.
La pittura della Bracci affonda le sue radici ben saldamente nell'arte del Novecento, muovendo dalla figura attraverso l'esperienza cubista e l'influenza del neoplasticismo, con un interesse costante per la rappresentazione delle situazioni e un attenzione intelligente per la forma plastica. (continua)


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Anna Maria Bracci
(di Paolo Levi, 2011)


Le forme che abitano le opere di Anna Maria Bracci si distendono raccordandosi in campiture che riempiono con autorevolezza lo spazio della tela. I cromatismi creati dalla pittrice si alternano e si succedono in decise contrapposizioni tonali, segnate nei perimetri da linee scure.
Ampie superfici raccolgono il colore che tende ad espandersi, nell'intento di definire una sorta di veduta paesaggistica. (continua)


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